Il prurito è un sintomo dovuto a una stimolazione chimico-fisica dei recettori dei nervi cutanei. Si può manifestare in una parte circoscritta del corpo oppure su una parte maggiormente estesa. In quest’ultimo caso è bene rivolgersi subito ad un medico.
Si presenta come un fastidio sulla superficie della pelle che spinge a grattarsi per alleviare il disagio, azione che talvolta crea lesioni e infiammazioni della pelle.
Il prurito può essere di due tipi:
Il prurito esogeno può dipendere da fattori esterni quali allergie da contatto, intolleranze, punture di insetti, abiti sintetici, esposizione al sole. Quello endogeno, da fattori interni che possono essere: disturbi della pelle come psoriasi o eczemi, diabete, disturbi del fegato, insufficienza renale, anemia, disturbi della circolazione sanguigna, stati ansiosi, stress.
Comprendere le cause del prurito attraverso delle visite mediche approfondite è fondamentale per potersene prendere cura nel modo corretto.
Questo sintomo, poiché spinge in modo incontrollato a grattarsi per trovare sollievo, può causare escoriazioni, lesioni, infiammazioni della pelle che possono trasformarsi in vere e proprie infezioni.
Ecco perché è importante adottare alcuni comportamenti utili che possono evitare un aumento della sensibilità della pelle:
La Medicina Tradizionale Cinese utilizza da secoli il rimedio erboristico Zanthoxylum bungeanum, pianta che appartiene alla famiglia delle Rutacee, chiamato anche pepe di Sichuan.
I frutti di Zanthoxylum bungeanum sono ricchi di alcaloidi, terpeni, flavonoidi e acidi grassi liberi che, secondo alcuni studi scientifici che riportiamo a fine articolo, esplicano un’azione analgesica, antinfiammatoria, antiossidante, antipruriginosa.
L’estratto di questa pianta inserito in una crema idratante può essere utile per alleviare la sensazione di prurito, favorire l’idratazione e migliorare lo stato infiammatorio della pelle.
Articolo redatto in collaborazione con BenessereCorpoMente.it