Lo stile di vita e le attuali condizioni ambientali hanno reso possibile l’intossicazione dell’organismo da metalli pesanti. L’aria inquinata dallo smog, l’acqua che beviamo e che utilizziamo per cucinare a volte trasportata da tubature obsolete, alcuni cibi, i cosmetici, le vernici, le tinture dei vestiti, i farmaci, il tabacco, sono tra le principali cause dell’intossicazione da metalli pesanti.
In sostanza, anche se pochi ne sono consapevoli, il nostro organismo è esposto quotidianamente ai metalli pesanti.
Questi i nomi di alcuni dei metalli pesanti a cui facciamo riferimento:
Alcuni altri metalli pesanti come il rame, il selenio e lo zinco, ad esempio, sotto forma di oligoelementi, sono utili al metabolismo del nostro corpo ma anch’essi, a dosi più alte, possono portare ad intossicazione e lento avvelenamento.
Quando il nostro corpo è esposto in modo continuativo alla presenza di metalli pesanti, questi si accumulano nell’organismo che non riesce più ad espellerli attraverso normali processi metabolici. Poiché si tratta di un lento processo, il rischio è che alcuni organi si affatichino e che l’organismo si indebolisca fino ad ammalarsi.
In caso di accumulo, i metalli pesanti possono intossicare importanti organi come cervello, fegato, ossa e reni, andando a costituire un importante pericolo per la salute.
Per espellere i metalli in eccesso è necessario ricorrere a sostanze chelanti. Si tratta si sostanze che possono “catturare” il metallo pesante e trasportarlo fuori dall'organismo. Nei casi più gravi ciò è possibile con terapie mediche; in caso di una lieve intossicazione è possibile intervenire con rimedi naturali abbinati ad una alimentazione adeguata e ad una maggior attenzione alle abitudini quotidiane.
Come fare, dunque, per depurarsi naturalmente dai metalli pesanti? È possibile adottare semplici accortezze nel proprio stile di vita e avere qualche aiuto da chelanti naturali.
Buone abitudini per prevenire l’intossicazione da metalli pesanti:
Tra i rimedi naturali è possibile ricorrere al supporto di integratori alimentari. Alcune microalghe, ad esempio, hanno un’utile azione chelante. Tra queste l’alga Chlorella, una microalga naturalmente ricca di sostanze funzionali, in particolare la clorofilla e le xantofille, che favoriscono l’azione depurativo dell’organismo. È proprio l’alta percentuale di clorofilla (1-4%), la più alta tra le microalghe, che ha l’efficiente capacità di chelare i metalli tossici (soprattutto piombo e mercurio) che possono accumularsi nell’organismo, ma anche altri componenti tossici, come ftalati e insetticidi.
La Chlorella contiene anche numerosi nutrienti, quali vitamine (A, C, E, D, K e alcune del gruppo B), e minerali, in particolare ferro, potassio, magnesio e fosforo. Ha un’alta quota proteica, pari a circa il 60% del peso secco, e contiene quasi tutti gli amminoacidi essenziali.
Prima di ricorrere ad un integratore alimentare è sempre bene chiedere il consiglio al proprio medico curante, il quale, nel caso specifico della Chlorella, potrà monitorare eventuali effetti che possono manifestarsi nei primi giorni dell’assunzione proprio per l’azione disintossicante, come, ad esempio, malessere generale o nausea. È, in ogni caso, sconsigliata l’assunzione fai da te in presenza di patologie o per periodi prolungati.
Articolo redatto in collaborazione con BenessereCorpoMente.it
Fonti e approfondimenti